• Mar. Lug 8th, 2025

Co-Living per studenti e giovani: il nuovo business immobiliare

Negli ultimi anni, il Co-Living si è affermato come un modello abitativo innovativo, particolarmente adatto a studenti universitari, giovani lavoratori e nomadi digitali. Si tratta di una tendenza in crescita che sta rivoluzionando il settore immobiliare urbano, offrendo nuove opportunità di investimento e gestione.

Ma cos’è davvero il Co-Living, quali sono i vantaggi per chi lo abita e come può rappresentare un business redditizio per investitori e proprietari immobiliari? In questo articolo analizziamo i trend attuali, gli aspetti normativi e le strategie per investire in modo efficace.


Cos’è il Co-Living?

Il Co-Living è una forma di abitazione condivisa in cui ogni inquilino ha la propria stanza privata, mentre cucina, soggiorno e spazi comuni sono condivisi con altri residenti. Spesso include servizi aggiuntivi, come pulizie, Wi-Fi, bollette incluse e spazi per il co-working.

È una soluzione flessibile, accessibile e orientata alla vita comunitaria, particolarmente adatta a:

  • Studenti fuori sede
  • Giovani lavoratori in mobilità
  • Nomadi digitali e freelance
  • Expats e lavoratori in smart working

Perché il Co-Living è un trend in crescita?

  • Crisi dell’housing urbano: nelle grandi città il costo degli affitti è spesso insostenibile per un singolo giovane. Il co-living permette di abbattere i costi.
  • Domanda crescente di flessibilità: chi si sposta per studio o lavoro cerca soluzioni pronte all’uso, anche per brevi periodi.
  • Cambio culturale: le nuove generazioni danno valore a esperienze condivise più che al possesso. Il co-living offre socialità e networking.
  • Digitalizzazione: piattaforme come Roomless, DoveVivo, Habyt, Quarters, The Social Hub e altre hanno reso semplice trovare, prenotare e gestire stanze in co-living.

Aspetti normativi in Italia

In Italia, il co-living non ha ancora una disciplina normativa specifica, ma si basa su diverse forme contrattuali già esistenti:

  • Contratto di locazione parziale o transitorio
  • Contratto di affitto a stanze (cedolare secca)
  • Contratti per studenti universitari (Legge 431/1998)

Per essere in regola è importante:

Rispettare i requisiti igienico-sanitari e urbanistici (es. dimensioni minime dei locali, rapporti aero-illuminanti, agibilità)
Dichiarare correttamente il canone e scegliere il regime fiscale più vantaggioso
In caso di gestione professionale (es. tramite società), prevedere contratti chiari e servizi codificati


Come investire nel Co-Living

Il Co-Living rappresenta un modello interessante per chi vuole trasformare un immobile in un asset redditizio. Ecco alcune strategie:

1. Acquisto e frazionamento

Comprare un grande appartamento (oltre 100 mq) e frazionarlo in 4-6 stanze singole con spazi comuni, rispettando normative e sicurezza. Il canone complessivo può superare di molto quello di un affitto tradizionale.

2. Ristrutturazione mirata

Investire in immobili da ristrutturare, ottimizzandoli per il target: arredi moderni, connessione veloce, elettrodomestici smart, spazi condivisi funzionali.

3. Gestione tramite property manager

Affidarsi a società specializzate (come Roomless o DoveVivo) per la gestione operativa e la ricerca degli inquilini.

4. Branding e targetizzazione

Dare un’identità al proprio Co-Living: per esempio, “Co-living per studenti Erasmus”, oppure “Co-living per freelancer digitali in smart working”. Questo aiuta nel posizionamento online e nella fidelizzazione.


Rendimenti e vantaggi per l’investitore

Rendimento lordo più alto: un immobile ben strutturato in co-living può generare un rendimento dal 6% al 10% annuo, superiore rispetto all’affitto tradizionale.

Minore rischio di morosità: con più inquilini autonomi, se uno lascia, gli altri continuano a pagare.

Alta domanda nelle città universitarie e turistiche: in città come Milano, Bologna, Roma, Napoli o Firenze la richiesta è costante e crescente.


Consigli pratici per partire

  • Scegli immobili vicino a università, stazioni, poli ospedalieri o centri d’interesse.
  • Verifica la possibilità urbanistica di frazionamento o cambio d’uso.
  • Crea un business plan immobiliare, considerando i costi di acquisto, ristrutturazione e arredo.
  • Cura la comunicazione e il marketing online: oggi la visibilità sui portali è tutto.

Conclusione

Il Co-Living rappresenta una risposta concreta ai nuovi bisogni abitativi delle giovani generazioni e un’opportunità di investimento in forte crescita. Non è un modello “improvvisabile”: richiede strategia, conoscenza normativa, progettazione intelligente degli spazi e un’ottima gestione.

Tuttavia, per chi sa leggere i trend e agire con visione, può diventare un business solido e ad alta redditività.


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    Di Alfonso Panaro

    Sono un ingegnere con un percorso quarantennale nel settore delle costruzioni e della consulenza immobiliare. La mia carriera mi ha portato ad affrontare sfide tecniche e finanziarie complesse, dall’analisi di immobili residenziali alla valutazione di asset commerciali, sviluppando un metodo unico che combina: Competenza ingegneristica (valutazioni strutturali, ottimizzazione energetica, adeguamento normativo) Approccio immobiliare strategico (stime di mercato, analisi ROI, due diligence) Focus sul cliente (ascolto delle esigenze, trasparenza, risultati misurabili) Oggi, attraverso questo blog e i miei servizi, condivido conoscenze tecniche e pratiche per: ✔ Acquirenti/Venditori: evitare errori comuni nelle transazioni ✔ Investitori: identificare opportunità con solide basi quantitative ✔ Professionisti: affiancare perizie tecniche e strumenti innovativi (render, relazioni illustrative) Credo fermamente che un immobile vada analizzato con lo stesso rigore di un progetto ingegneristico: numeri alla mano, scenari chiari, soluzioni pragmatiche. Il mio obiettivo? Trasformare dati complessi in decisioni semplici, perché ogni cliente merita chiarezza e risultati concreti.