Le tariffe d’estimo sono delle tariffe stabilite dall’amministrazione finanziaria e hanno lo scopo di determinare il reddito generato da un immobile sia esso a carattere residenziale che a destinazione agricola.
Come è possibile presumere queste tariffe sono una funzione di altre variabili e sono determinate essenzialmente :
- dalla zona censuaria a cui appartiene l’immobile, zone che l’Agenzia delle Entrate definisce come “porzione omogenea di territorio comunale, nell’ambito della quale la redditività dei fabbricati è da considerarsi uniforme“
- alle categorie catastali suddivise in gruppi che vanno dalla A alla F ( https://www.gazzettaufficiale.it/catasto/help/categoria)
- alla destinazione d’uso che può essere residenziale, commerciale o industriale
La loro funzione è quella di determinare la rendita catastale di un immobile o un terreno censito al Catasto moltiplicando semplicemente il loro valore per i vani o i metri cubi o i metri quadrati a seconda della tipologia dell’immobile.
A questo proposito la Gazzetta Ufficiale offre a questa pagina ( https://www.gazzettaufficiale.it/catasto/caricaRicerca) un’ottimo e semplice strumento per calcolare la tariffa d’estimo e di conseguenza la rendita catastale, la cui esatta valutazione molto spesso può evitare di pagare più del dovuto alcune delle principali imposte che gravano sugli immobili.